MURALE OVIDIANO- L’associazione “Amici del Certamen” comunica che è disponibile da oggi sul proprio canale youtube (Amici del Certamen) e sulla pagina Facebook dell’associazione, nonché su quella “Murale ovidiano”, il breve filmato che documenta la realizzazione dell’opera da parte dell’artista spagnolo Daniel Torrent Riba.
Il link diretto youtube è il seguente: https://www.youtube.com/watch?
Il settimo murale ovidiano arriva dopo la serie di opere dipinte nella zona PEEP di Sulmona e a Case Lupi negli anni 2011-2017, per una superficie totale di oltre 400 metri quadrati (si possono vedere cliccando qui: http://www.certamenovidianum.
Si ringraziano tutti i partner, sia tecnici che istituzionali e, in particolare, la Città di Sulmona, che ha incluso il progetto tra le iniziative celebrative del bimillenario della morte di Ovidio, e l’Enel Distribuzione che ha messo a disposizione la cabina elettrica. Un ringraziamento speciale va ai cittadini, indicati sul sito, che hanno voluto manifestare il proprio sostegno al progetto, contribuendo con piccole ma assai significative somme.
L’OPERA-I soggetti sono Pigmalione e la statua che dal XIX sec. fu denominata Galatea. Con il suo stile figurativo da illustratore, un approccio ironico e una gamma di colori ridotta, basata principalmente sul contrasto di verde e arancio, l’artista ha realizzato un dipinto di grande potenza visiva, al contempo elegante e poetico, che bene si integra con l’architettura del manufatto ospitante.
Torrent rivisita il raffinato mito che Ovidio narra nel X Libro delle Metamorfosi: la storia d’amore tra lo scultore e la statua con fattezze femminili che egli stesso plasma, per poi innamorarsene perdutamente, tanto da pregare gli dei di esaudire il suo più grande desiderio: renderla una vera donna, in carne e ossa.
Sulla facciata a sud est, accanto alla fiamma che, in segno di benevolenza, tre volte si riaccende e guizza verso l’alto, vi è la dea Venere che accoglie la supplica, così che Pigmalione possa coronare il sogno di vivere per sempre insieme all’amata e dare luogo a una famiglia. A nord est è rappresentato lo studio dello scultore, ingombro di attrezzi del mestiere, busti e statue in lavorazione, posti sul pavimento e su piedistalli. Nella facciata rivolta a nord ovest, una linea verticale divide la composizione in due metà: di forte impatto è il contrasto tra la figura di Pigmalione, dai toni caldi e dalla muscolatura ipertrofica, e quella di Galatea, colta nell’attimo in cui si trasforma, da blocco di materia inerte, nell’amante dolce e appassionata che abbraccia e si lascia abbracciare.